giovedì 31 ottobre 2013

Dolcetto e scherzetto del solipsismo


31/10/2013
dopo varie perizie e incredibili, nonché inenarrabili, fatiche sono giunto alla fine del mio soggiorno presso lo studentato del Kolping, Albertus Magnus. Domani infatti mi trasferirò in un altro appartamento, questa volta definitivo. Fino a prova contraria, ma fortunatamente il contratto di locazione che ho firmato sembra darmi ragione: quello di domani sarà il mio ultimo trasloco. Solo a battere queste emozioni sulla tastiera del mio notebook mi sento pervaso da una gioia incontenibile che, però, immancabilmente subito sfuma in un grigiastro dubbio: "ma sarà vero che me ne vado? Non sarà un sogno?".
"E se invece mi fossi creato tutto nella testa?"
«Paranoie da thriller psicologico!» mi rispondo subito.
Però...

mercoledì 30 ottobre 2013

E gli italiani?

Mosso da un grandissimo istinto di curiosità sono andato a spulciare la pagina del Centro Rapporti Internazionali (CRI) della mia università. L'obbiettivo delle mie ricerche era la pagina dedicata all'università di Augsburg, nella sezione degli atenei con i quali la mia facoltà intrattiene patti di scambio. Volevo vedere, ora che sono ad Augsburg da un mese esatto, cosa fosse uguale e cosa differente a quello che i miei predecessori (studenti o studentesse) riportarono nelle valutazioni delle loro rispettive esperienze ERASMUS.
In pochi secondi, grazie al fidato Google, riesco a trovare le schede che la mia università ha dedicato all'ateneo Augsburg.

sabato 26 ottobre 2013

Il girotondo delle mutande

Otto paia di calzini, sei mutande (rigorosamente slip), due maglie della salute (ci sono stati giorni davvero freddi), due asciugamani, un paio di pantaloni (oramai lisi e consunti) e un pigiama.
Parte del mio guardaroba, praticamente l'80 percento del mio intimo ha sperimentato il lavaggio -rigorosamente- senza ammorbidente delle lavatrici del Kolping.

25-30 minuti di puro divertimento, preceduti da quei due minuti di decifrazioni delle metodologie di funzionamento del duo lavatrice-asciugatrice, nei sotterranei dell'edificio. Momenti di suspance vera e propria, di quella tensione palpabile che ti viene ad arrovellare il cervello quando, in piedi davanti all'elettrodomestico, fai saettare lo sguardo dal vano per il detersivo alla confezione di prodotto che tieni in mano domandandoti: "E questo dove lo verso?".

martedì 15 ottobre 2013

Un po(st) di puzza

Avete presente quando si passa vicino ai bidoni della nettezza urbana, quelli di colore marrone? Quelli dell'umido; quelli che contengono al loro interno scarti e avanzi di tipo organico. Morti per intenderci, sia in senso volgare-colloquiale che in senso puramente concreto.
Siete mai passati accanto a un ristorante in riva al mare? Di quelli aperti per la stagione estiva? Quei locali che attirano con prodotti tipici del mare, con la pescata fresca magari (e si spera).
Bene. Ora: vi è mai capitato di passeggiare, diciamo attorno alle 12 in punto, magari di inizio luglio, accanto a uno di questi ristoranti, magari dalla parte posteriore, lontano dai tavoli, in genere proprio dietro le cabine (o capanni) dello stabilimento?
Per farla breve (dopo averla fatta lunga): avete presente la puzza di quei bidoni che contengono scarti e avanzi morti, in decomposizione, di animali che, anche quando erano vivi, non è che emanassero proprio un odore di lavanda?

sabato 12 ottobre 2013

Sonne

Si. In Germania c'è il sole. E quando esce è meraviglioso.

La giornata è incominciata con nuvole basse e una nebbia densa e bianca. Un freddo che ti segava le gambe (4°). Abbiamo fatto un giro della città: alle 10 passate il tour guidato da un'associazione non meglio precisata si è messo in moto e mi sono incamminato con altri ERASMUS. Tour guidato, diviso in due gruppi, duplice lingua, inglese e tedesco, attraverso le vie del centro storico. Le solite tappe che ho visto e rivisto in due settimane: il municipio (Rathaus), la statua dell'imperatore fondatore (indovinate quale), la chiesa di St. Anna, un po cattolica, un po protestante, con una cerniera tutta gotica; un'altra chiesa con l'interno ristrutturato in contrasto con la facciata esterna dal sapore antico e così via, si da un'occhiata a Köningsplatz e a Moritzsplatz, si conclude il tour con la visita alla sala d'oro del municipio (1€).
Il tutto all'insegna del freddo e del gelo.

Per il momento

Stanza ordinata, disinfettata, e arredata
Non è Versailles ma almeno è qualcosa. Per il momento alloggio in uno studentato del Kolping l'Albertus Magnus. Per il momento. Io la definisco una sistemazione provvisoria, obbligatoria ma non definitiva (come il Learning Agreement); è economica e relativamente centrale di spazio, come si può notare dal video ce n'è. Ma di cosa ti stai per lamentare allora?

giovedì 10 ottobre 2013

Religion express

Nella Baviera le persone sono molto religiose, esistono molte professioni e chiese che riescono a vivere grazie a un gran numero di credenti che alimentano i vari culti. Molti sono cattolici. In Germania, ma soprattutto in Baviera, esistono molte comunità di italiani pienamente integrate nel tessuto sociale tedesco innanzitutto grazie al lavoro che conducono; molti di questi lavorano nel classico (e storico) settore dell'alimentazione. Molti tedeschi hanno così aperto locali di stampo italiano.

martedì 8 ottobre 2013

Jugendherberge e simpatici incontri

Dopo la prima notte in una stanza singola (ammetto di aver fatto un po lo schizzinoso ma cercate di capirmi...) la seconda notte è stata all'insegna del "Bett in vier-bett-Zimmer", sostanzialmente un letto in una camera con quattro letti.
L'unica cosa che mi ha piacevolmente colpito è stata la differenza di prezzo: 36€ per una stanza tutta per me con doccia, cesso e lavandino e due letti (uno per me e uno per il PC), contro i 21€ di un letto in una stanza con 4 letti e con un lavandino (più cesso e doccia comuni nel corridoio del piano).
Dankeschönizzo il Receptionist, recupero le valigie dalla luggage room e mi trasferisco nel mio nuovo appartamento vista Süd (a detta del receptionist che ha giustificato così il mutamento di prezzo), ma in realtà (ho voluto controllare) una miseranda vista Ost.

domenica 6 ottobre 2013

Il punto per una casa

(post scritto il 02.10.2013)

Ho perso la promessa che mi ero fatto di scrivere almeno un post al giorno. Spero che qualcuno riesca a perdonarmi perché io non ci riesco.
Ebbene, se non ho scritto niente questi giorni è per un valido motivo: sono arrivato ad Augsburg domenica scorsa (29.09.2013). Ho trovato alloggio presso uno Jugendherberge (ostello della gioventù) e "Cerco casa disperatamente".
I motivi che mi hanno fatto mancare la promessa quindi, come si può intuire, sono più di uno. Tutti quanti però sono inscrivibili in un'unica cornice: sono in ERASMUS; il mio soggiorno all'estero è incominciato; mi sono e mi sto ancora scontrando con un'altra lingua e un'altra cultura. Tanti piccoli fattori mi hanno distratto e impensierito.
Le mie forze si sono concentrate su un'unico pensiero: trovare una casa, un affitto, un appartamento, una semplice stanza... qualsiasi cosa.