lunedì 11 novembre 2013

Référàt

Nelle università italiane ci possono essere due tipi di esami: scritto oppure orale. Basta.
In altre università nel resto dell'Europa -o del mondo, se si vuole allargare il tiro- si sono anche altre modalità di esaminazione che poi porteranno alla valutazione degli studenti.
In Germania, quando non si parla molto di "esame scritto", "esame orale"; si accorpa tutto sotto la parola Klausur. Quando di un corso è prevista la "Klausur" vuol dire che è prevista l'esame, in genere in modalità scritta.
In base al tipo di corso frequentato, che può essere una normale lezione frontale -come quelle delle università italiane-, Lectures, o un seminario: Hauptseminar o Proseminar.
Proprio i seminari sono strutturati in maniera diversa dalle lezioni cui gli italiani sono abituati. Per questi corsi, formalmente, non sono previsti veri e propri esami ma la valutazione -che deve essere obbligatoria- viene attribuita in base a due lavori che gli studenti sono chiamati a portare a termine.
Essendo questi corsi "seminari", gli studenti devono lavorare, individualmente o in gruppo, esponendo loro stessi le lezioni che sono state programmate dal professore; spiegandomi meglio: il professore, all'inizio del corso, presenta un un calendario su cui sono scritte le date di tutte le lezioni e gli argomenti che di volta in volta, lezione per lezione, verranno affrontati. La prima lezione è solitamente un'introduzione in cui il professore spiegherà la materia illustrando i concetti base; in questa prima lezione, gli studenti dovranno incominciare a ragionare su quale argomento vorranno presentare; così, sul calendario proposto dal professore, accanto agli argomenti da trattare, verranno collocate le firme degli studenti che dovranno presentare quel dato argomento alla classe e al professore.
La presentazione si chiama Referat. Lo studente, il più delle volte digiuno di nozioni inerenti a quella materia, dovrà presentare in circa 20 minuti il suo lavoro servendosi di tutti gli strumenti che l'università e il suo buon senso gli mettono a disposizione: dal tradizionale -ma faticosamente ostico- power point, al proiettore passando per la semplice lavagna o -l'ancor più semplice ma bistrattato- parlare-con-i-fogli-in-mano; il tutto servendosi di una bibliografia fornita dal docente.
Unitamente alla presentazione bisognerà consegnare al professore, a partire dall'ultimo giorno segnato sul calendario, degli elaborati di circa 15-20 pagine consistenti in quello che viene definito Hausarbeit: un lavoro fatto a casa consistente nell'approfondimento di alcuni argomenti trattati a lezione.

Su queste due modalità di esaminazione si basa la valutazione che verrà fornita dal docente.

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